Sharkoon WPM600W, analisi pt.3
Oltre alle prestazioni nella stabilità dei voltaggi, il fattore efficienza è di fondamentale importanza per il contenimento dei consumi energetici e per l’abbassamento dei costi sull’energia elettrica. Quando la richiesta energetica aumenta, l'efficienza dei dispositivi diventa molto significante in quanto ad esempio, a fronte di una potenza in uscita di 700 watt, un alimentatore con l'80% di efficienza ne richiede dalla rete elettrica circa 875W. Con un’efficienza pari al 60%, la richiesta energetica raggiunge 1250W !
Oltre a ridurre lo spreco di energia elettrica bisogna sapere che l'energia non utilizzata è convertita in calore quindi minore sarà l’efficienza e maggiore saranno le temperature all’interno dello chassis, a parità di dissipazione. Costruire un alimentatore molto efficiente comporta anche la creazione di sistemi di dissipazione meno articolati e complessi. Un ottimo alimentatore sarà anche meno rumoroso di uno avente un’efficienza minore, sempre a parità di ventola utilizzata. Anche la durata media nel tempo dell’alimentatore sarà influenzata da questo fattore, per via delle temperature delle singole componenti, ad ogni modo è un discorso di relativa importanza data la lunga vita, in MTBF, delle più comuni componenti utilizzate nei moderni sistemi.
Linee da +12 V ed efficienza
Sharkoon afferma che è presente un’unica rail dei +12V, caratterizzata da un massimo di 48A di corrente.
Le caratteristiche tecniche più importanti che porteranno ad optare per un modello di un alimentatore invece che un altro sono numerose. Indubbiamente il rapporto prezzo/prestazioni, poi senza ombra di dubbio l’efficienza, la rumorosità sotto carico, gli amperaggi sulla linea da 12V, l’affidabilità complessiva, il raffreddamento (che però è correlato al rumore), ed ultimo ma non per importanza la stabilità dei voltaggi sotto carico. L’insieme di questi valori porta un alimentatore ad essere un’ottima scelta, nel tempo; una componente che tende ad essere sottostimata durante la fase di assemblaggio di un PC. Al contrario la scelta di un PSU è parte fondamentale, che permetterà di alimentare sistemi potenti, possibilmente con stabilità e silenziosità. Nell’evoluzione degli alimentatori, nel corso degli anni la linea da +12V è cresciuta costantemente, per far fronte alle grandi richieste di corrente, prima proprie solo della CPU ed ora prevalentemente delle schede grafiche dedicate. In questo caso siamo dinanzi ad un buon prodotto che nel complesso di certo non potrà deludervi.
In base a quanto riportato direttamente dal produttore siamo dinanzi ad un valore di efficienza elevata, circa l’80% con un carico elevato, in full load. Un valore buono, ma che ormai è diventato lo standard per gli alimentatori in commercio. Il WPM600 non ha ottenuto la certificazione 80 Plus, uno standard che ormai la grande maggioranza degli alimentatori possiede. Non sappiamo se Sharkoon ha scelto di non sottoporre a questo test il WPM600 per ridurne i costi di produzione, o effettivamente questo modello non ha superato il test effettuato dalla Plug Load Solutions. Nulla da segnalare per quanto riguarda potenziale instabilità, difetti di progettazione o pecche strutturali.
Rumorosità e temperatura
La rumorosità è stata già affrontata nel paragrafo “analisi, Pt. 2”, aggiungiamo che la ventola è termoregolata e non risulta essere fastidiosa sotto carico. Le temperature non superano i 50 gradi quindi siamo entro il range di specifica dell’unità.